Salve a tutti,
3 giorni fa (il 12 si Agosto), finalmente sono andata all'Expo, nonostante il caldo la mia milanesità ha prevalso e ne ho approfittato.
(Expo Milano 1906)
No, non sono tornata indietro nel tempo, magari, sarei stata molto curiosa di visitare l'Esposizione del 1906, volevo solo proporvi un piccolo gioco di associazione.
E no, non ho intenzione di tediarvi con un lungo post sull'Expo, sui suoi pro e contro, sul caldo, le file, ecc... Quindi, condividerò qualche foto ed un paio di innocui consigli.
Io ho fatto giornata, sono entrata intorno alle 10.30 e ne sono uscita circa alla stessa ora post meridian, è stato stancante ma molto interessante e prossimamente conto di tornarci con gli amici con il biglietto serale per godermi un po' la vita notturna.
Padiglione Zero:
L'ingresso con la biblioteca ovvero il "Teatro della memoria" alimentare, solo lui vale la visita non solo di questo padiglione, ma di tutta l'Expo.
Padiglione del Nepal:
E' decisamente di grande fascino ma, a mio avviso, non vale la pena fare la lunga coda per entrare nella pagoda, girateci subito attorno facendovi guidare dal profumino speziato di cibo e andate al loro chiosco, vi godrete comunque la vista della pagoda e non potrete resistere nel fare qualche stuzzichino.
Padiglione dell'Azerbaijan:
Sono rimasta affascinata fin da subito dalla sua architettura e appena la fila me lo ha permesso sono entrata, non fatevelo sfuggire è splendido e vi farà scoprire un paese meraviglioso.
Da apprezzare la cartina posta all'entrata, che vi rinfresca la memoria sulla collocazione geografica del vostro ospite, merce rara in tutto l'Expo.
Mi raccomando, registratevi e partecipate al concorso, potete vincere un viaggio in questa terra ricca di sorprese.
Padiglione dei Paesi Bassi
Forse uno dei padiglioni più geniali nella loro semplicità: food truck, una casa degli specchi e musica il tutto disposto come un piccolo parco dei divertimenti. Dall'orario aperitivo in poi il tutto si anima in stile mega festa.
Padiglione della Cina
Che dire, un esempio di come la lunga tradizione millenaria dell'arte e dell'armonia cinese si sposa con la modernità.
Vi prego, datemi un ombrellinooooooo *_*
Padiglione del Regno Unito:
Lo confesso, il mio preferito! Non tanto per l'allestimento interno ma per il puro impatto visivo ed architettonico. Lo adoro con la luce e con il buio, per forme, colori e materiali.
Padiglione della Slovenia:
Architettonicamente molto interessante, bello l'allestimento, la disponibilità dei ragazzi che ti fanno sentire a casa e l'ottimo dolce. Decisamente "I feel Slovenia"
Padiglione dell'Austria:
Soddisfa tutte le aspettative, un rigenerante e rinfrescante angolo verde dove riposare e godere di un po' di tranquillità, assolutamente da visitare.
Padiglione del Giappone:
Con mio grande rammarico, ho rinunciato alla visita vera e propria. Nonostante il mio stoicismo 2 ore e mezza di fila sotto il sole mi hanno demotivata così sono passata direttamente al piano superiore per consolarmi. Pappa Giappica!!! Non chiedetemi come era perchè ho ancora le lacrime agli occhi per la delizia. E, mentre io facevo merenda, c'è stato lo spettacolo.
Padiglione della Slovacchia
Da fuori, con i suoi volti ricoperti di prato non mi ispirava affatto ma la curiosità e la scarsa fila mi hanno portato ad entrare. Come potete vedere adoro l'uovo gigante con intarsi di formelle in ceramica dipinte e le uova decorate alla base.
Quest'opera mi ricorda molto quella dell'artista Ucraina Oksana Mas per la 54esima Biennale di Venezia. Altrettanto bello l'albero realizzato con i flauti sempre all'entrata del padiglione.
Padiglione dell'Estonia
Cosa dire se non.... altalene, altalene everywhere, per la gioia di grandi e piccini.
La bellezza di questo padiglione non si limita alle altalene, ma è splendida tutta la sua concezione, davvero bello, non perdetevi una passeggiata al suo interno.
Dall'alto, in senso orario: Santa Sede, Israele e Palazzo Italia, Turchia, New Holland, Stai Uniti, Vietnam, Brasile e Tailandia.
Menzione d'onore allo splendido allestimento del Montenegro nel Cluster del Mediterraneo, che riproduce il cielo che si specchia nel loro lago, davvero magico.
Miscellanea: tatuaggi con l'henèe, gli splendidi ventagli Cambogiani, un dolce slovacco gustato mentre sbirciavamo lo spettacolo del cirque du soleil, e l'albero della vita.
Per finire, il mio look per l'Expo all'insegna del blu e del verde.
Mi raccomando, scegliete un abbigliamento comodo, con indumenti che avete sperimentato in altre occasioni e che sapete non darvi noia, preferibilmente in fibre naturali come cotone o lino (visto la temperatura rovente del periodo, vi faranno sentire a vostro agio e vi preserveranno da eventuali olezzi sgradevoli) e, naturalmente, scarpe super comode. Munitevi di una borsa pratica e capiente, un buon cappello, una stola per ripararvi nel caso l'aria condizionata di alcuni padiglioni vi possa dare noia e, soprattutto, una bottiglietta d'acqua che potrete riempire nei vari punti ristoro, con acqua sempre fresca, anche gassata.
PS. Per i golosi fra voi:
- Al padiglione del Nepal ho assaggiato i Momo (ravioli con la carne) e una specie di "panzerotti" ripieno di quelle che sembravano patate
- Non potete mancare di soffermarvi davanti al padiglione della Bielorussia, il gelato ai frutti di bosco corretto Vodka è STREPITOSO! Lo ammetto si è meritato 3 giri nel corso della giornata e ha fatto innamorare mia madre, notoriamente astemia.
- Per il Giappone, devo davvero dire qualcosa riguardo alla merenda sushi? Allora lo farò: COMMOZIONE!
- Al Cluster del caffè sbizzarritevi, ogni paese serve il proprio.
- Il Cluster del cioccolato... una delusione, non lo si poteva acquistare (tranne che dai noti produttori come la Lindt, la Perugina e la Caffarel) e ad accezione della Costa d'Avorio, che ringrazio sentitamente, non lo si poteva nemmeno assaggiare.
- Cena al cluster Libanese con il menù di carne, davvero buonissimo, e anche la birra (attenzione, io non faccio testo con la birra perchè solitamente non la bevo)
- Sempre al Cluster del Mediterraneo, Granita Siciliana alla mandorla, mi hanno fatto anche assaggiare quella all'arancia rossa, meravigliosa!
- E per finire, presso il padiglione della Slovenia lo Smorn (conosciuto nel Trentino Alto Adige con il nome di Kaiserschmarren o Smorn del Kaiser). In pratica è una crépe tagliata a pezzi, ripassata in padella facendola caramellare e aggiungendovi le uvette, per poi servirla cosparsa di zucchero a velo e mirtilli rossi.
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