martedì 26 gennaio 2016

STORIA DEL MAKE-UP

- Una piccola guida -


Un saluto a tutti i nostri lettori.
Torno a scrivere sul blog (finalmente! - o, più probabilmente - oh no! -, direte voi) per dare avvio ad una piccola rubrica dedicata alla storia del make-up dagli anni '20 agli anni '50. L'idea mi è sorta grazie ad una splendida fanciulla nonché "partner in crime" in ambito make-up (Laura di ilmiobeauty.net), che, vista la sua passione, mi ha mostrato la sua curiosità per la storia del make-up e in particolare per lo stile delle pin-up americane. Perché non approfittare dunque dello spazio che gentilmente mi offre Valentina per condividere con voi qualche notizia e qualche suggerimento per aiutarvi a creare look storicamente perfetti?

Premetto che non sono una make-up artist e che le mie conoscenze nel campo sono dovute principalmente ad una grande curiosità, ma voglio rassicurarvi sul fatto che, per quanto concerne gli aspetti più pratici della realizzazione di ogni make-up retrò, chiederò consiglio ad una professionista, la nostra cara amica Paola di The Most Beautiful Make-up is Confidence. Quindi state tranquille, non vi farò andare in giro come dei pagliacci, promesso! ;) Per rassicurarvi sulle mie buone intenzioni, vi mostro quale sarà la traccia di questo e dei futuri post, ossia la storia del make-up di una delle più note e dotate make-up artist di questi anni, Lisa Eldridge.


GLI ANNI '20


Ma andiamo con ordine. In questo primo post, come avrete capito, mi occuperò degli anni '20 ed in particolare di un tipo di make-up che fu davvero molto incisivo per la storia del costume dell'epoca, ossia quello delle flapper girls.

Un espositore d'epoca di Max Factor
I "Roaring twenties" sono gli anni  in cui le prime grandi case di cosmesi, americane (come Maybelline, nata nel 1915, o Max Factor, nata nel 1909) e non (basti pensare a Shiseido, in Giappone), stavano iniziando la loro scalata verso il successo e i loro prodotti erano già arrivati nelle borsette di ogni donna "alla moda".

Il make-up ebbe un ruolo importantissimo, in quegli anni, perché fu fondamentale per aiutare le donne a superare gli orrori della Prima Guerra Mondiale e a trovare una propria nuova dimensione. Non c'è da stupirsi, dunque, se - abbandonati i vecchi pregiudizi che associavano il trucco alla prostituzione - in ogni grande magazzino e in ogni farmacia era possibile acquistare prodotti che andavano dai rossetti*, all'eyeliner**, al mascara (o mascaro, come veniva chiamato all'epoca) che consentivano alle signore di costruire - per la prima volta nella storia del costume - dei "visi artificiali" in cui il make-up creava effetti tridimensionali (come una maggiore profondità dello sguardo) mai visti prima.

I punti focali del make-up di questi anni sono:

- le labbra: stiamo parlando di un'era che era letteralmente ossessionata dalla definizione della forma della bocca. In particolare, le flapper cercavano di enfatizzare il più possibile il cosiddetto "arco di Cupido" e di rendere le labbra sottili andando a ridisegnarne la forma con l'aiuto del rossetto e del fondotinta***. I colori impiegati andavano dai rossi molto intensi o cupi e i prugna dei primi anni '20 ai rossi medi e al color lampone della fine del decennio.
- gli occhi, enfatizzati con l'uso di ombretti scuri e di dosi consistenti di mascara (o delle ciglia finte), che li facevano emergere in maniera prepotente sul pallore quasi spettrale del volto, ottenuto grazie all'impiego di basi in polvere chiarissime o addirittura bianche.
- le sopracciglia, che per la prima volta nella storia vengono definite artificialmente con l'impiego di pinzette e ridisegnate: la forma perfetta era considerata quella sottilissima, arrotondata e allungata fin quasi alle tempie.

Sintetizzando: il make-up delle flapper è drammatico - dramatic, cioè teatrale, marcato, enfatizzato - e basato sulle "linee cadenti".

Come avrete intuito da quanto detto fin qui,  il make-up anni '20 è quanto di più lontano possa esserci dai trend attuali in fatto di trucco (anche se ultimamente è in corso un revival di questo stile - rivisitato, ovviamente) e non è semplice adattarlo alle fisionomie moderne, che sono un po' diverse da quelle delle donne dell'epoca.

Ciò premesso, se siete abbastanza fortunate da avere i tratti adatti, o semplicemente avete voglia di cimentarvi nell'impresa, vi lascio qualche dritta su come realizzare un make-up da vera flapper girl.

DO IT YOURSELF


Partiamo dagli occhi. La vostra migliore amica, in questo caso, sarà una buona matita nera morbida - molto morbida - che consenta la massima sfumabilità. Altro migliore amico sarà il pennello da sfumatura (Paola ci suggerisce il 217 di Mac, ad esempio). Per cominciare, applicate la matita lungo la linea delle ciglia superiori ed inferiori: in questo momento, non è importante la precisione, perchè il colore applicato andrà sfumato - e quando dico sfumato, intendo molto ben sfumato. Anzi, la sfumatura è la chiave di volta di questo tipo di make-up: troppa definizione dei contorni creerebbe il famigerato effetto panda o pugno in un occhio, perciò state bene attente e nel momento in cui sentirete di aver sfumato per bene... continuate a sfumare!


Alla matita andrà sovrapposto l'ombretto: basta anche un solo colore, purché sia freddo (all'epoca si usavano moltissimo i marroni scuri) e, possibilmente, opaco. Cercate di sfumare molto bene l'ombretto verso l'interno dell'occhio e di sfumarlo altrettanto bene verso l'esterno. In particolare, quando sfumate verso l'angolo esterno dell'occhio, cercate di portare il colore verso il basso e non vi preoccupate di possibili sbavature, che si possono sempre sistemare con un buon correttore. 

A questo punto, non vi resta altro da fare che sbizzarrirvi con il mascara e le ciglia finte (se siete capaci di applicarle, io sono una frana).  Siamo al punto dolente, ossia le sopracciglia: nessuno vi chiederà mai di ricreare la forma che si usava negli anni '20 - inconcepibile per i canoni estetici moderni -, ma dovrete fare lo sforzo di definirle al meglio delle vostre possibilità, cercando di farle sembrare il più sottili possibili, e di allungarle fino quasi alle tempie. Se però le più avventurose e spregiudicate volessero attenersi in tutto e per tutto al nostro make-up originale, potreste tranquillamente scegliere di coprire le vostre sopracciglia con i prodotti appositi - come il mastice o paste apposite che trovate in store come Kryolan (qui trovate un kit proprio di Kryolan pensato appositamente per coprire le sopracciglia) - per poi ridisegnarle nella forma desiderata con una matita che abbia lo stesso colore dei vostri capelli.


A questo punto, come già accennato, il vostro scopo principale deve essere quello di creare un incarnato senza imperfezioni e molto pallido: l'ideale è impiegare un fondo di un tono più chiaro di quello della vostra pelle e sfumare (benissimo - si raccomanda Paola -) tutto su collo, petto e zone scoperte. Così facendo gli occhi risalteranno enormemente, insieme alle labbra di cui parleremo fra poco. Una volta steso il fondo, potrete passare al blush - possibilmente nei toni del rosa e del rosso-, che all'epoca veniva steso con movimenti circolari piuttosto che lineari e "verso l'esterno", per creare delle belle guanciotte piene di salute (i famosi pomelli, come li chiamiamo qui in Brianza) e dare al viso una forma più arrotondata.

Per quanto riguarda le labbra, valgono essenzialmente le indicazioni che vi ho dato sopra. Negli anni '20 andava per la maggiore il cosiddetto "Cupid bow": labbra leggermente più piccole del naturale, con l'arco di Cupido enormemente enfatizzato, perciò, nello stendere il rossetto, utilizzate un pennello che possa aiutarvi nel definire in modo molto preciso i contorni. Per fare questo, aiutatevi anche con il fondotinta, con cui potrete coprire quelle piccole porzioni di labbra che non avrete colorato. Qui accanto trovate un immagine con tutte le forme impiegate dalle attrici più famose.

Bene, con questo credo di aver finito, perciò vi lascio un video-tutorial molto interessante (e che probabilmente vi sarà più utile di tutte le mie chiacchiere)!



Spero di aver esaurito ogni vostra curiosità sul make-up di questa meravigliosa epoca storica, ma se avete domande non esitate a commentare e chiedere tutto ciò che volente. Se poi vorrete condividere con noi i vostri risultate makeupposi, ne saremmo davvero molto felici.
A presto,
Elena



*In questi anni fu inventato il primo rossetto moderno, un tubetto metallico con una levetta che permetteva di far uscire il prodotto dal suo contenitore.
** La cui invenzione è legata a filo doppio alla scoperta, avvenuta nel 1922, della tomba di Tutankhamon, che suscitò un grande interesse per il misterioso ed affascinante universo degli Egizi.
*** Esistevano addirittura delle mascherine in metallo che venivano vendute per aiutare le donne a creare la bocca perfetta.

venerdì 22 gennaio 2016

Late 50s easy look.

Oggi voglio parlarvi di come creare un look stile tardi anni '50.
E' più facile di questo si pensi e, grazie ai saldi di questo periodo, anche abbastanza economico.




Today I want to talk about how to create a late 50s easy look.
It 's easier than you think and during the sales it's also quite cheap.

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Bastano una gonna a campana o a ruota, un top o una camicia e qualche accessorio dal sapore retrò.
Qui sotto: gonna ruota in denim e velluto Sisley, 69,95€, camicia body in cotone Mango 29,99


It takes a bell-shaped or a full circle skirt, a top or a shirt and some retrò accessories.
Here: a denim and velvet circle skirt Sisley, € 69.95, cotton shirt Mango 29.99€

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Gonna a ruota completa in satin blu, 26,10€ e top in jersey, 14,99€, tutto Lindy Bop.


Full circle blue satin skirt, 26,10€ and jersey top, 14,99€ all Lindy Bop

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Gonna a ruota in tartan Collectif, 76,42€, top in cotone Lindy Bop 30,03€


Full circle tartan skirt Collectif, 76,42€, cotton top Lindy Bop 30,03€

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Calze in nylon con riga Cervin, 15,75€; Reggicalze H&M 14,99€


Seamed stockings, Cervin, 15,75€, suspender H&M 14,99€

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Io ho scelto la gonna in denim e velluto di Sisley, una camicia in cotone blu con collo all'americana e manica corta Mango, cardigan in lana grigia con bottoni gioiello Zara, calze da reggicalze in nylon grigio perla e riga nera Cervin.


Per gli accessori, spilla anni '50 in metallo e smalto a forma di mela, bracciali vintage in bakelite, anelli Accessorize Z collection, orecchini Accessorize.


I chose a Sisley denim and velvet skirt, a blue Mango cotton shirt, gray wool cardigan with jeweled buttons, Zara; pearl gray and black lined nylon stockings, Cervin.
For accessories: '50s metal and enamel apple brooch, vintage Bakelite bangle bracelets, rings Z collection by Accessorize, Accessorize earrings.